“L’accoglienza dei rifugiati è stata erroneamente considerata un business, ma dovrebbe essere un mestiere, nel senso più nobile de termine”.
Così Franco Gabrielli, allora Prefetto di Roma, apriva la Vª edizione del corso per operatori specializzati nell’accoglienza di richiedenti e beneficiari di protezione internazionale organizzato da In Migrazione nel 2015.
Da questa suggestione è nata la nostra idea di realizzare il portale www.mestiereoperatore.it
Il primo portale interamente pensato per i professionisti che operano nell’accoglienza e per tutte le cooperative e associazioni che cercano curricula e profili professionali altamente qualificati per migliorare la qualità dei propri progetti.
L'inserimento del proprio curriculum da parte dei candidati e la consultazione dei profili da parte degli enti/aziende sono completamente gratuiti.
I profili presenti sono riferiti esclusivamente a: operatori specializzati dell'accoglienza, operatori legali, mediatori linguistici e culturali, psicologi, counselor, insegnanti italiano L2, direttori, personale amministrativo, assistenti sociali, educatori professionali, supervisori.
Un progetto di In Migrazione quale ulteriore contributo tangibile per accrescere la qualità dell’accoglienza dedicata ai richiedenti asilo e ai rifugiati in Italia.
Siamo convinti che la qualità di un progetto sia direttamente proporzionale alla qualità dell’equipe che si mette in campo e se questo è vero in generale diventa elemento strategico ed ineludibile nei progetti sociali rivolti a soggetti vulnerabili.
La specializzazione degli operatori impegnati nell’accoglienza dei migranti forzati, che per troppi anni è stata mortificata, deve essere sempre più valorizzata e stimolata.
L’apertura da parte delle Prefetture di Centri d’Accoglienza Straordinaria (CAS) e il forte ampliamento dei progetti SPRAR attivati dai Comuni, hanno reso il sistema di accoglienza italiano sempre più diffuso su tutto il territorio nazionale.
Una situazione in cui per gli operatori specializzati non è semplice trovare i contatti dei tanti piccoli centri per proporsi per lavorare e, nello stesso tempo, è spesso complesso per gli enti gestori trovare le risorse adeguate alle molteplici esigenze specialistiche che il gestire un progetto di accoglienza comporta.